martedì 19 luglio 2005

PAOLO BORSELLINO

Ad un mese dalla morte dell’Amico Falcone, tra le fiaccole e con molta emozione[Borsellino,nda] parla di lui, cerca di raccontarlo: "Perché non è fuggito, perché ha accettato questa tremenda situazione....per amore. La sua vita è stata un atto d’amore verso questa città, verso questa terra che lo ha generato. Perché se l’amore è soprattutto ed essenzialmente dare, per lui, amare Palermo e la sua gente ha avuto e ha il significato di dare a questa terra qualcosa, tutto ciò che era possibile dare delle nostre forze morali, intellettuali e professionali per rendere migliore questa città e la patria a cui essa appartiene. ..Sono morti tutti per noi, per gli ingiusti, abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo, continuando la loro opera...dimostrando a noi stessi e al mondo che Falcone è vivo".
"Non sono né un eroe né un kamikaze, ma una persona come tante altre. Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell’aldilà. Ma l’importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento...Se non fosse per il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire
".

Paolo Borsellino,giudice. Palermo 19/01/1940 - Palermo 19/07/1992
Agostino Catalano,agente di scorta.
Emanuela Loi,agente di scorta.
Vincenzo Li Muli,agente di scorta
Claudio Traina,agente di scorta.
Tutti morti in via D'amelio il 19/07/1992.

"Con la mafia bisogna convivere".
Pietro Lunardi,ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Parma 19/07/1939.
Buon compleanno,ministro...e non corra in macchina...che di uomini come lei non si può farne senza...

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