mercoledì 9 settembre 2009

Il Paranoico - corsi e ricorsi - MA SON CASI ...

Nell'Italia fascista Achille Starace, segretario del PNF promosse una campagna a favore del saluto romano, affinché sostituisse completamente la stretta di mano ritenuta "borghese" e poco igienica. Nonostante quest'ultimo argomento potesse essere abbastanza convincente, la campagna non riuscì nel suo intento, e perfino i personaggi più in vista del Regime Fascista continuarono a salutare con strette di mano dopo aver porto il saluto romano di rito. (da wikipedia)

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"Nessun provvedimento disciplinare. Non vogliamo punire gli studenti ma solo sensibilizzarli su un problema"
Febbre suina, preside liceo Roma: ''Con stop a baci vogliamo solo fare prevenzione''

Roma, 8 set. - (Adnkronos) - "Questa misura profilattica non è nata pensando soltanto ai fidanzatini che si baciano nei corridoi, quanto proprio a un modo di socializzare dei giovani - afferma Mario Rusconi - Sappiamo come avviene il contagio e nel mio piccolo ho deciso di dare il mio contributo"
Roma, 8 set. - (Adnkronos) - "Nessun provvedimento disciplinare. Non vogliamo punire gli studenti ma solo sensibilizzarli su un problema". Lo ha dichiarato in una intervista a 'Il Messaggero' Mario Rusconi, presidente romano dell'Associazione nazionale presidi, primo preside italiano a vietare i baci e scambi affettuosi nella sua scuola, il 'Liceo scientifico Isacco Newton' di Roma, contro i rischi di contagio della nuova influenza.


A chi gli ha chiesto cosa succederà agli studenti che non rispetteranno la misura adottata nella scuola, Rusconi ha risposto: "Spiegheremo loro il perchè al momento scambiarsi effusioni affettuose può essere un problema". "Questa misura profilattica non e' nata pensando soltanto ai fidanzatini che si baciano nei corridoi, quanto proprio a un modo di socializzare dei giovani - ha spiegato - Prima di entrare a scuola, ad esempio, gli studenti baciano gli amici e anche le bidelle. E se una mia circolare può evitare che questi scambi di affetto siano la causa della diffusione del virus della nuova influenza sono ben contento di essere il primo ad averla approvata". "Sappiamo come avviene il contagio e nel mio piccolo ho deciso di dare il mio contributo", ha aggiunto Rusconi spiegando il motivo della sua decisione.
Secondo il preside, in casi di elusione della regola da parte dei ragazzi, la scuola comunque non andrebbe chiusa: "Assolutamente no . Non credo in queste misure estreme. I ragazzi se non si aggregano a scuola lo farebbero al bar o in discoteca. E poi perchè questo allarmismo? La nuova influenza e' simile all'asiatica degli anni '60. I rischi quindi sono bassi. Inoltre chiudendo le scuole metteremmo in difficoltà i genitori che lavorano, oltre a creare un danno alla formazione dei nostri studenti", ha concluso.

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