giovedì 30 giugno 2005

CATTIVI MAESTRI O CATTIVI MINISTRI?


Il ministro della Giustizia, il leghista Roberto Castelli, protagonista del braccio di ferro con il Quirinale sulla grazia all'ex leader di Lc, non vuole spendere troppe parole sull'argomento. «Non c'è nessuna notizia da commentare - dice - perché si tratta di un permesso previsto dalle leggi vigenti». «Evidentemente - aggiunge - il magistrato di sorveglianza ha valutato che vi fossero gli elementi per concederlo».Il suo collega di partito e di governo, il ministro delle Riforme Roberto Calderoli, è invece duro: «Mi piacerebbe vedere la faccia del giudice che ha concesso i due giorni al mese a casa ad Adriano Sofri, dopo che questo ha scontato solo pochi anni rispetto a quello che ci si augura dovrà espiare. Per chi si rende responsabile di delitti così atroci come quello attribuito a Sofri - aggiunge Calderoli - c'è un'unica pena: metterlo in una cella e buttare via la chiave per tutta la vita, altro che grazia a lui o a Bompressi. Se proprio gli si vogliono dare due giorni, al posto che i domiciliari, gli si mette un bel pigiama a righe con tanto di palla al piede e li si mette per due giorni a fare manutenzione sulle pubbliche strade a ripagare per quello che hanno fatto».corriere della sera Tra le tante parole che abbiamo dovuto sentire dai leghisti ho scelto queste del ministro Castelli e del suo degno compare Calderoli. Le ho scelte perché odio il carcere e questi ministri chiedono di mettere taglie e non fanno nulla per migliorare le condizioni delle carceri italiane, in cui quotidianamente i detenuti subiscono abusi e vivono(?) in condizioni disumane, e troppo spesso si suicidano. Le ho scelte perché credo che a noi quegli anni non ce li hanno mai raccontati giusti. E perché dell’uomo Sofri, non del caso Sofri, chè lui stesso ha chiesto di essere considerato un uomo e non un caso,conosco gli scritti sagaci,saccenti anche a volte,conosco e rispetto la profezia che fece prima del g8 di Genova.Non conosco a fondo il contesto in cui l’uomo Sofri venne condannato come mandante dell’omicidio del commissario Calabresi,in breve quello che so è che venne arrestato un anarchico, Pinelli, il quale “fu caduto” da una finestra del commissariato; in molti, tra cui Lotta Continua per bocca di Sofri, si augurarono la morte del commissario Calabresi, il quale, effettivamente, fu sparato.Sulla base di alcuni pentimenti,ritrattamenti e altre delizie del sistema giudiziario di quegli anni e di di questi, Sofri, insieme a Bompressi e Pietrostefani, sono stati condannati all’ergastolo come mandanti ed esecutori. É una ricostruzione sommaria, incompleta, di parte?Sì, credo di sì, ma non mi sento in colpa nel chiedere la grazia per Adriano Sofri, perché quello che di lui conosco mi porta a chiederne la scarcerazione. Ben altri sono i “cattivi maestri” della passate e presenti generazioni. Ci meritiamo un futuro migliore. Sofri libero, subito.

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