venerdì 29 luglio 2005

DON VITALIANO DELLA SALA

Ho costretto Don Vitaliano Della Sala a conoscermi durante una manifestazione della pace a Roma,quella in cui Grissino rischiò la pelle,che giusto quella gli puoi levà...Insomma lo vidi e lo fermai,perchè era una vita che desideravo incontrarlo,chiedergli mille cose.Gli feci la domanda più banale,forse..."Don Vitalià...ma davvero vi hanno spretato?".Quel sorriso non me lo scorderò mai più.Perciò pubblico per intero il suo articolo sui miracoli pubblicato su Liberazione,senza mettere il link.W don Vitaliano,uomo di buona volontà.Amen!

Statue di Vergini sanguinanti, altre che mostrano le gambe
E' successo un miracolo:la mia Madonna ride
don Vitaliano Della Sala

Di madonne che piangono lacrime o sangue ce ne sono state tante. L'ultima ha pianto sangue a Civitavecchia, qualche anno fa, trasformando il luogo del pianto della statua in un business per venditori di immagini sacre. Questi episodi, certamente, celano un bisogno di soprannaturale che a volte si materializza in visioni o allucinazioni collettive. Ad Acerra, nell'hinterland napoletano, terra di grandi contraddizioni e di lotte sociali, per il lavoro, per la casa e per l'ambiente, nei giorni scorsi è invece avvenuto qualcosa di nuovo in tema di "miracoli": una statua della madonna ha provato, chissà perché senza riuscirci, a camminare. Raccontano i testimoni che la statua avrebbe preso sembianze umane: «L'altra sera - racconta Maria - ho visto il lobo di un orecchio allungarsi e diventare di carne, così come il naso, che ha assunto un colore rosa, e la veste che si trasformava in velo, fino a mostrare tutte le gambe». Di fronte a tali dichiarazioni sorgono tantissime domande, soprattutto sulla necessità che il Padreterno avrebbe di "mostrarci le gambe" della Madonna e sulla strategia divina che ci sarebbe dietro eventi così contraddittori e ambigui: perché, una volta per tutte, Dio non ci stupisce con "effetti speciali" e inconfondibili, cosicché i miscredenti si convertirebbero immediatamente e per forza e i fondamentalisti islamici, abbandonata una religione senza miracoli, si iscriverebbero in massa alla cristianissima Lega di Bossi e Calderoli che potrebbe insegnar loro i fondamenti della civiltà, la loro, quella vera!In realtà quella di Acerra non è unica nel suo genere. Anche Napoli, nella Chiesa dell'Annunziata a Forcella, c'è una madonna che fa miracoli analoghi, ma questa riesce a camminare, anche se nessuno l'ha mai vista. Al mattino devono però cambiarle le scarpe perché immancabilmente trovano le suole consumate. Infatti, si dice, che di notte, quando nessuno la vede, la Madonna esce dalla chiesa per aiutare i poveri. Mi piace di più questo "miracolo"! Vero o non vero, comunica un grande insegnamento di solidarietà e, soprattutto, è un "miracolo" silenzioso, che non fa strepito né si impone.Dio, da sempre, rifiuta gli "effetti speciali" e, per chi crede, si manifesta all'improvviso, nelle situazioni più assurde, nelle persone più impensabili, sempre in maniera dimessa e rispettoso della nostra libertà. Per scorgerlo dobbiamo guardare allo straniero, alla donna o all'uomo dal volto sfigurato, all'emarginato, all'escluso, al povero, al calpestato, all'irregolare, al clandestino; si manifesta a noi come bambino di strada, come tribolato, come minoranza, come invisibile.Dio "è" coloro che vivono negli scantinati della storia e del mondo, "è" coloro che subiscono ingiustizie, "è" coloro che pagano perché non si adeguano, "è" la voce fuori dal coro, il dissidente, il perdente, il perseguitato, "è" il crocifisso di turno, il crocifisso di sempre.Mentre noi ci ostiniamo a volerlo vedere e invocare come l'Onnipotente, lui ci disobbedisce, disobbedisce all'idea, tutta umana, di Dio: all'idea troppo fredda e razionale che i filosofi e anche tanti teologi si sono fatta di lui; disobbedisce anche ad alcune pagine della Bibbia che lo descrivono come l'invincibile Dio della guerra e degli eserciti; disobbedisce, forse, anche a se stesso e,caparbiamente e testardamente continua ad incarnarsi nella storia reale, quotidiana e concreta, tra le pieghe e negli scarti della Storia, quella decisa dai potenti e dai violenti.Che Dio si manifesti come l'"onnidebole" urta contro la nostra troppo unilaterale idea di lui. In fondo, è più comodo considerarci a "immagine e somiglianza" di un dio potente che del Dio Straccione, e forse proprio per questo facciamo tanta fatica a vedere Dio nel povero, nell'emarginato, nel diverso, nell'escluso. Perciò da lui ci aspettiamo miracoli e, se non né accadono li vediamo comunque.
Un po' di tempo fa, quando ero ancora parroco di Sant'Angelo a Scala, in chiesa, ho notato una statua della Madonna col volto sorridente. Non ho assolutamente pensato ad un miracolo, anche perché non ricordavo affatto se prima fosse sorridente o no. E se prima era triste? Se quel sorriso era veramente un segno, un miracolo?Confesso che per un attimo mi è venuto di gridare "al miracolo! ", e per un istante ho immaginato parcheggi stracolmi di auto e di pullman, fiumane di pellegrini, tanti soldi con cui realizzare, semmai, un centro di accoglienza… Ma chi mi avrebbe creduto? A chi interessa una madonna o un padrepio che sorride? Certo non a chi, sordo agli innumerevoli appelli del Dio della Bibbia che ci invita a vivere nella gioia, ci "tortura" con una religione che considera la vita esclusivamente e irrimediabilmente un doloroso viaggio di uomini e donne «gementi e piangenti in questa valle di lacrime!».Una Madonna sorridente non fa comodo nemmeno a chi ha ridotto la religione ad un affare: le lacrime, soprattutto se di sangue, fanno più effetto, sono spettacolari, massmediatiche, insomma, fanno più notizia di un sorriso.E, vergognandomi un po', ho pensato: «ma proprio una statua che sorride doveva capitarmi!».Mi sono consolato pensando all'artigiano che tanti anni fa aveva intagliato il faccione da popolana di quella Madonna e a quanta serenità e ottimismo avesse impresso in quel volto. La statua, forse, non è un gran che di opera d'arte, colpisce però, proprio per quel sorriso.Da allora, quando leggo sui giornali di madonne che piangono e di padrepii che gocciolano sangue, penso alla mia Madonna sorridente.In un mondo che per tanti versi fa schifo; in mezzo ad un'umanità che spesso sa produrre solo morte, guerre, terrorismo, inquinamento, malattie, egoismo, cattiverie… penso sia meglio essere gioiosi e comunicare ottimismo e serenità sforzandosi, nonostante tutto, di guardare al positivo, ai germogli di amore e di bene che pure esistono in mezzo a tanta bruttura.
Allora, meglio sorridere! Sorridere di quel sorriso contagioso e coinvolgente, che non è affatto stoltezza.

Nessun commento: