venerdì 2 settembre 2005

DON VITALIANO DELLA SALA 2

Come si fa a non ammirare Don Vitaliano?Leggete questo comunicato chiederete che Don Vitaliano sia fatto santo in vita!
Alle sorelle e ai fratelli delle comunità disobbedienti
"La nuova spartizione del mondo esclude le cosiddette minoranze:indigeni,giovani,donne,omosessuali,lesbiche,gente di colore,immigrati,operai,contadini.Le maggioranze che abitano negli scantinati mondiali sono,per il potere,minoranze da cui si può prescindere.Dobbiamo,allora,mettere in piedi l'internazionale della speranza:non la burocrazia della speranza;non il potere con un nuovo sogno o nuove vesti.Ma l'alito della dignità,il fiore della speranza e il canto della vita.La dignità è questo arcobaleno che è anche un ponte,questo mormorio del cuore senza che importi il sangue che lo vive,questa ribelle irriverenza che burla regole,frontiere e guerre.La speranza è questa ribellione che rifiuta il conformismo e la sconfitta.La vita è ciò che ci devono:il diritto a dare e ricevere ciò che è giusto,il diritto a pensare e agire con una libertà che non significhi schiavitù degli altri".(Subcomandante Marcos)
Sorelle e fratelli disobbedienti,in queste ultime settimane ho riflettuto a lungo,insieme a tanti tra voi,per capire se e come attraversare le prossime primarie.Con don Andrea Gallo abbiamo deciso di farci garanti della possibilità di un'incursione "dei senza volto,dei senza voce,dei senza potere,dei senza casa,dei sans papier,dei senza terra,dei senza lavoro,dei senza alimenti,dei senza salute,dei senza educazione,dei senza libertà,dei senza giustizia,dei senza indipendenza,dei senza democrazia,dei senza pace,dei senza patria,dei senza domani"(Marcos)nel deserto dell'appuntamento di ottobre,che appare sempre più grigio,sterile e burocratico,vista anche l'assenza di dibattito e di partecipazione reale sui problemi che troppi si vivono sulla propria pelle.Optare per queste sorelle e per questi fratelli,significa scegliere la loro causa,i loro interessi;ed escludere,necessariamente gli interessi conservatori dei potenti,il loro stile di vita,che è un insulto ai poveri,i loro privilegi,la loro gestione parziale del potere,i loro sfruttamenti.La rinuncia di don Gallo ci costringe indiscutibilmente a rivedere le possibili modalità di incursione e,personalmente,mi ha creato una profonda preoccupazione sulle sicure pressioni che ricadranno su chi,come me,è pronto a raccogliere il testimone;pressioni non solo ecclesiastiche,ma politiche:non oso nemmeno immaginare cosa ci sia sotto quel "velo pietoso" di cui parla don Gallo.Mi sembra logico e naturale che sia comunque io a raccogliere quel testimone,anche perché ho incontrato e sentito molti tra voi che sono d'accordo su questa scelta.Però,per non ritrovarci a dover gestire altre malaugurate emergenze,sento l'esigenza di capire quali siano gli obiettivi reali che ci prefiggiamo di ottenere.Se è vero che questo attraversamento si propone di porre al centro del dibattito e dell'agenda politica le rivendicazioni ormai note a tutti(ritiro delle truppe,amnistia,chiusura dei cpt,abolizione della Bossi-Fini,reddito ,rivendicazioni che toccano la vita reale di persone in carne ed ossa e quindi non vanno mai usate per secondi fini)dobbiamo,allora,capire insieme quale è la strategia migliore da mettere in campo.Su questa possiamo e dobbiamo indispensabilmente confrontarci.Innanzi tutto non so se la partecipazione formale e ufficiale al percorso delle primarie,possa servire realmente ad allargare,e non perimetrare,lo spazio di consenso sociale intorno alle nostre rivendicazioni;comunque io fin d'ora mi dichiaro disponibile a portare il testimone lasciato da don Gallo,ma non posso essere io "il candidato" sul cui nome raccogliere le firme.Perciò dovremmo ritornare all'idea originaria di candidare un reale senza volto,nel senso del filmato prodotto dai compagni di Global project proposto,accompagnato e sostenuto,dal sottoscritto e,mi auguro, da altri esponenti della società civile.Lo so,raccogliere le firme per un candidato che ha come "nome Senza,cognome Volto,nato il 20 luglio 2001 a Genova e ivi residente alla Via Tolemaide" non rientra nel regolamento imposto dai partiti dell'Unione.Ma questo mi sembra molto più zapatista della mera e semplice aggiunta di un ulteriore nome e dell'ennesimo volto noto,alla già lunga lista di personaggi candidati alla farsa delle primarie.Non per niente noi siamo Disobbedienti,abituati a violare le tante zone rosse imposte dall'Impero;quindi,raccolte le firme per il fratello/sorella Senza Volto,ci toccherà imporle all'Unione,violando così,per l'ennesima volta,una zona rossa sicuramente meno assediata di quella del G8 di Genova.Per quanto mi riguarda...il Signore benedica il nostro lavoro!
Dalle montagne del sud-est...dell'Irpinia,1° settembre 2005

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