martedì 4 ottobre 2005

PROVE TECNICHE DI ATTENTATO

Dopo Milano, anche Roma si cucca la sua bella esercitazione (s)bellica. Suscita infatti il riso, amaro, questo disprecamento di forze, perchè di danaro buttato per una pessima rappresentazione si tratta. Il prefetto Serra risparmia a Roma la pantomima delle comparse con tanto di sangue finto viste a Milano ( sarebbe stato troppo anche per la città del cinema) , ma fa le prove col botto, nel senso che di fronte al Colosseo e su un autobus della linea 64 scoppia un ordigno e si fa saltare un manikaze (manichino+ kamikaze). E sorge spontanea una domanda, portata in corteo dai disobbedienti " MA CHE STATE A FA'?".
Da profani alcuni errori tecnici saltano all' occhio:
1) le bombette non provocano, per fortuna, danni reali come quelle di Madrid, Londra, Sharm, Bali, quindi che senso hanno? Un finto ferito non potrà mai reagire come un ferito vero ( clamoroso quello ripreso da un tg, sdraiato per terra che aveva un ombrello appoggiato per terra a coprirgli la testa dalla pioggia battente...) , quanto sangue serve, quanti posti letto ci sono e quanto personale medico, militare, civile è in servizio a disposizione in un giorno qualunque a Roma, in quanto tempo si monta un ospedale da campo in piena crisi? Se li montate prima..., se state tutti già lì con il costume della recita... è facile!
2) la folla di curiosi ai bordi delle zone di esercitazione, con solito click click di telefonelle ( citazione colta, per chi la sa cogliere) a riprendere l' evento: come si fa ad esercitarsi a soccorrere dei figuranti o dei manichini, quando sappiamo che la gente in preda al panico si butta dal 36° piano in un delirio di potenza/ impotenza ( ricordate le torri gemelle? che avranno pensato quelli che si tuffavano nel fuoco? " non voglio morire così, bruciato, soffocato o schiacciato dalle macerie, piuttosto mi butto e vediamo come va, magari mi salvo...")
3) come accennato al punto 1, si parla di cifre assurde per quanto riguarda gli uomini ed i mezzi impiegati per la gestione dell' emergenza: che senso ha far convenire sul luogo dell' esercitazione truppe da tutto il Lazio? Sarebbe stato più corretto verificare in quanto tempo dall' allarme mezzi e uomini di rinforzo potevano confluire a Roma dal resto del territorio, se stanno già lì grazie al cazz'!
Il prefetto Serra ( quello che non fu credibile nemmeno agli occhi della folla da stadio nella notte del derby interrotto per il bambino morto, poi rivelatosi un falso clamoroso, ma la gente se ne era andata compostamente dallo stadio in modo da permettere agli ultras di Roma e Lazio di massacrare le guardie infami assassine) , ha detto che è stata una prova di maturità dei Romani..sì, perchè non l' hanno mandato affanculo e hanno continuato a farsi i cazzi loro, che la ggente de Roma, al contrario di quello che si pensa, lavora! Mica siamo tutti parrucchieri*, che stamo chiusi er lunedi!
* durante il campionato 2000/2001, quello che poi fu vinto dalla Roma, i tifosi della maggica si spostavano in troppi per le trasferte. Alla vigilia di Fiorentina- Roma che per un puro caso, visti i calendari spezzatino che ci regala da anni la paytv, si doveva giocare di domenica pomeriggio, il caro Serra, all' ora semplice questore di Roma, si mise d' accordo con il ministro dell' interno e con il questore di Firenze, e con Sky, of course: la partita fu spostata al lunedi alle 18, nel tentativo di non far partire troppi romani. Tutto vano, l' amore dei tifosi gìallorossi vinse anche questa prova, e fu esposto lo striscione che diceva appunto "SIAMO TUTTI PARRUCCHIERI", i quali notoriamente dlunedì sono chiusi...

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