venerdì 20 maggio 2011

Parliamo di programmi?

Nelle ultime ore è ripartita l'offensiva degli esponenti centrodestra nei confronti di Pisapia, convinti attaccando lui possano colmare il gap del primo turno non solo a Milano ma anche negli altri comuni dove si terranno i ballottaggi.
Abbiamo avuto la signora Matilde Ciccia, che accusava Pisapia di non aver patrocinato la sua causa di separazione causandole così la perdita della casa (salvo poi apprendere che l'ex pattinatrice, nonchè ex attrice degli anni '70 è molto intima del PDL e non ha tutta l'aria di dover essere difesa pro bono); Red Ronnie che indicava l'effetto Pisapia quale causa della cancellazione degli eventi di LIVEMI (salvo apprendere che il roscio prende € 105mila dalla Moratti come consulente dell'immagine video e che l'evento non è stato cancellato, ma sospeso per il periodo elettorale); Bossi infine ha dato a Pisapia del matto, ma poi ha dicharato che non è vero che ha usato la parola matto, ma impresentabile e poco importa se ci sono i video che lo sbugiardano, in fondo anche Feltri ieri sera ad Annozero gli ha dato del povero vecchio rimbambito e quindi cerchiamo di non fare caso nemmeno all'ipotesi da tregenda che con Pisapia aumenteranno anche gli sbarchi di clandestini (sui Navigli? su quel ramo del lago di Como? sulle sponde del Piave?).
A proposito di Annozero, ieri è andata in onda una puntata strepitosa, a mio modo di vedere: Mieli, Feltri, Belpietro, Travaglio, Zucconi (da New York...), Maria Barca (giornalista e rappresentante dei pastori sardi) e last but not least, il premio Nobel Al Gore, che oltre a parlare del triste caso di Current ha dato qualche lezione su cosa sia il giornalismo indipendente. Molto belli i servizi degli inviati sulla tragica situazione rifiuti a napoli e sulla situazione a Milano, tra l'amianto ed il degrado alle Case Bianche ed ilfallimento del progetto abitativo di Santa Giulia: doveva essere un fiore all'occhiello, è una cattedrale nel deserto costruita su terreni utilizzati come discariche per materiali nocivi, di conseguenza lavori bloccati, negozi aperti pochi e la vergogna di un asilo ed un parco giochi inutilizzabili perchè costruiti sopra terra marcia. Grandi assenti i politici, dunque, e questo contribuisce a che la serata trascorra piacevolemente e si riescano a seguire i discorsi e le analisi, senza che i toni mai trascendono se non quando Belpietro, dimostrando di essere solo un servo sciocco e petulante nonchè persona non all'altezza di quel parterre di professionisti dell'informazione e della comunicazione, attacca prima Travaglio che lo zittisce brandendo la propria fedina penale pulita (cio' i ritagli, come diceva er Pomata in febbre da cavallo..) e dandogli del somaro che non sa ditinguere tra stipendio (quello che prende Belpietro come direttore del giornale di famiglia) e royalties (quelle che incassano per esempio gli scrittori in base alle vendite dei loro libri), poi tenta lo stesso giochino "hai preso lo stipendio da Berlusconi" (avendo il suo interlocutore pubblicato dei libri con Mondadori) con quella vecchia volpe di Vittorio Zucconi il quale supplica Santoro di richiamare come ospite la Santanchè, almeno può parlare di qualcosa di più serio. Travaglio è poi protagonista di uno splendido editoriale dove traccia un affresco surreale davvero godibile in merito alla vicenda di Strauss-Kahn.
Paola Concia si è dimessa da relatore principale per il testo sull'omofobia, esasperata dalla seconda bocciatura in 2 giorni. In rete non sono mancati gli incoraggiamenti a non mollare. Nal mio piccolo ho creato questo slogan PAOLA NON MOLLARE! ALL'EUROPRIDE VOGLIAMO FESTEGGIARE!, che vi invito a condividere oltre ad invitare tutti quelli che hanno la possibilità a partecipare alla manifestazione che ci sarà oggi in Piazza navona a Roma, dalle ore 18. Un'ultima considerazione su questa seconda bocciatura del testo di modifica al codice penale: dopo quasi 1000 giorni di attesa si vota per 2 giorni di seguito e la maggioranza vota contro... mi viene il sospetto che si stia tentando di giocare alla disperata e per l'ennesima volta la carta della difesa della famiglia tradizionale anche per i ballottaggi, nonostante non c'entri nulla con la proposta della Concia e nonostante non spetti certo ai Sindaci legiferare sul riconoscimento delle coppie di fatto, quanto invece predisporre a livello locale delle politiche che siano realmente di sostegno alle famiglie.
Porto l'esempio di Vendola, che questa mattina ha presentato il secondo Piano regionale per le Famiglie per garantire il valore sociale della maternità e della paternità e sostenere la genitorialità come scelta consapevole. Il Piano avrà cinque linee di attuazione: benessere delle famiglie e contrasto alla povertà, lavoro di cura, contrasto alla violenza di genere, conciliazione vita-lavoro e sostegno all’infanzia. Questo per me significa difendere la famiglia, questo per me significa parlare di programmi. Che il segnale sia arrivato forte è chiaro si percepisce da come nelle ultime ore si stia serrando i ranghi per i ballottaggi: Vendola ammette gli errori a napoli e appoggia incondizionatamente De Magistris, Ferrero si dichiara pronto all'intesa con SEL e IDV; insomma pare che sia giunto finalmente il momento della condivisione. l'unico che ha manifestato fastidio e che ha cercato di mettere il cappello su questa vittoria parziale al primo turno è stato D'Alema, comparso però per poche volte ieri su Facebook e ignorato dai più, un segnale anche questo di quanto ormai siano distanti alcuni personaggi dalla "base" (FINALMENTE!).
Pisapia intanto sferza la moratti che prova a farlo passare dalla parte del torto perchè non vuole incontrarla e darle l'occasione di pubbliche scuse (nello studio di Vespa ...); fa giustamente notare l'avvocato che
Di solito chi chiede scusa, ancorché dopo otto giorni e una sconfitta elettorale,
non pone condizioni se pensa sinceramente di avere sbagliato.
Resta il fatto che potrei accettare le scuse della signora Moratti
se dicesse apertamente chi le ha fornito le notizie false su di me
e con chi ha organizzato quella messa in scena durante il faccia a faccia in tv.
Ora il nostro confronto avverrà nelle urne domenica 29 e lunedì 30 maggio.
Concordo e condivido la sua tenacia nel continuare a parlare di programmi per Milano: mentre gli altri ne hanno dette di tutti i colori, tra furti di auto, condanne, droga libera, centri sociali, zingari, moschee (anche se io non ho ancora capito che problema c'è a afre una moschea pubblica, condivisa, integrata invece di far crescere malcontento e segregazione nei garage e nei sottoscala), Pisapia tira dritto e continua ad incontrare i cittadini, a spiegare il suo programma ed illustrando i fallimenti della Moratti.
Ultima nota, sullo squallore di chi richiama i cittadini al rispetto delle regole e fa rimuovere dai balconi di delle bandiere dei comitati per il SI al referendum per l'acqua pubblica, salvo poi far parte di un partito fondato da un condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, guidato da un vegliardo corrotto e corruttore che ne inventa di ogni per sottrarsi ai processi e che addita i magistrati italiani come brigatisti, cancro e metastasi della democrazia. A tutti noi non resta che fare in modo che queste siano le loro ultime cartucce. Io intanto ho sempre meno attacchi di collera quando li vedo e li sento ... fosse che fosse ...

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